La Valle di Tures, ampiamente modellata dal ghiacciaio nell’era glaciale da Brunico a Campo Tures viene attraversata dall’Aurino in ampie anse. Nonostante cospicui interventi di miglioria, si sono conservati in numerosi punti boschi riparali, torbiere e fossi laterali meandri formi. Tutto ciò contribuisce a fare oggi della Valle di Tures la valle fluviale piú bella ed intatta dell’Alto Adige. Non a torto già in epoca asburgica l’Aurino veniva considerato il migliore habitat del temolo dell’intera monarchia austriaca ed anche oggi è fra i migliori d’Europa.

La zona è caratterizzata da una vegetazione assai varia e da molti diversi habitat quali acqua che scorre tranquilla, rive prive di argini artificiali ed ontaneti lungo l’Aurino. A questi si aggiungono ampie fasce cespugliose, muri a secco e prati oltre a numerosi ruscelli, alcuni prati umidi, fitti canneti e stagni. I margini laterali del fondovalle sono segnati da ampi boschi di conifere che si inerpicano sui ripidi versanti montuosi.

Il martin pescatore, gioiello naturale degli Ahrauen

Gli “Ahrauen” sono conosciuti come un importante luogo di riposo per gli uccelli migratori. Soprattutto in primavera, quando si sviluppa un fronte di maltempo sull’arco alpino nella zona delle Alpi delle Zillertal, gli uccelli migratori non possono continuare il loro viaggio e devono sostare qui per diversi giorni, spesso anche per settimane. In questo caso è fondamentale per loro trovare un paesaggio tranquillo e indisturbato, fino a quando non sarà possibile continuare il loro viaggio. Alla fine di giugno 2000 c’erano, fra gli uccelli di passo, 62 cicogne bianche e nella primavera del 1992 26 gru (Herbst 2019 68 Kraniche in Toblach, Ahrauen? März 2016 Ahrauen 38 Kraniche), che sono rimaste nella zona per 11 giorni.

Negli ultimi anni, sono state osservate nell’Ahrauen e nell’area adiacente 265 (Richtig?) specie diverse di uccelli! 124 (?)specie sono già state identificate come uccelli nidificanti o possono almeno essere osservate regolarmente durante la stagione riproduttiva; tra queste il martin pescatore, il picchio rosso minore, lo stiaccino, il tuffetto comune, l’averla piccola o il piro-piro piccolo. I successi riproduttivi di queste specie di uccelli, alcuni dei quali sono altamente a rischio di estinzione, indicano l’importanza di questa zona.

Il gambero di fiume

Grazie al collegamento degli Ontaneti dell’Aurino con diversi biotopi e zoni protette, quali le torbiere di San Giorgio, la torbiera alta di Krähmoos o il ruscelletto rivierasco fino a Tendone nonché con il Parco Naturale Vedrette di Ries Aurina e quindi anche col parco nazionale austriaco degli Alti Tauri, vi sono i migliori presupposti per la presenza di una ricca varietà di flora e fauna. A comprovare questa varietà di specie vi é la presenza di tre diverse tipologie di gambero di fiume, di oltre 685 varietá di farfalle, delle Calotterige vergine (unica presenza in Alto Adige), del pendolino (una delle poche zone di cova nell´interno arco alpino) o del ramarro (la presenza piú al nordest nell`Europa centrale). Centinaia di specie che si trovano sulla lista rossa di quelle in via di estinzione trovano ancora quí un rifugio ideale.

L´Iniziativa Civica “Parco Fluviale” Ontaneti dell`Aurino si impegna soprattutto per il mantenimento e la garanzia di questa varietá di specie. Attraverso un rivelamento preciso delle specie si vuole da un lato documentare la ricchezza biologica in questa zona e dall’altro segnalare tempestivamente possibili pericoli per singole specie allo scopo di garantirne il mantenimento anche in futuro. Nel corso di escursioni e serate informative l’iniziativa civica é ben disposta a trasmettere ad altri le proprie conoscenze e ad entusiasmarli per l’habitat “Ontaneti dell’Aurino”.

Rete di habitat

Grazie al collegamento degli Ahrauen con diversi biotopi e aree protette, come il “Georgener Möser”, la torbiera alta “Krähmoos” o “l’Auenbachl”, nonché con il Parco naturale Vedrette di Ries-Aurina e quindi anche con il Parco nazionale degli Alti Tauri, questi ambienti offrono le migliori condizioni per una ricca varietà di flora e fauna. Una prova di questa biodiversità è la presenza dell’ululone dal ventre giallo, del gambero di fiume, della tamerice tedesca o della damigella splendente. Centinaia di specie della “Lista rossa delle specie in via di estinzione” trovano ancora qui un rifugio ideale.

Come Naturtreff Eisvogel ci impegniamo per la conservazione e la protezione di questa biodiversità. Attraverso un’accurata indagine sulle specie, vorremmo da un lato documentare la ricchezza biologica di quest’area e dall’altro segnalare tempestivamente i possibili pericoli per le singole specie al fine di garantirne la conservazione per il futuro. Durante le escursioni e le serate informative siamo lieti di trasmettere le nostre conoscenze alle persone interessate e desideriamo sensibilizzare alla tutela dell’ambiente il maggior numero possibile di persone.

La riviera “Gatzaue” a Gais

Nonostante diverse norme di tutela questo rifugio é in pericolo. Ci sono sempre piú tentativi di abbattere gli ontaneti e di bonificare le zone umide. Cave di ghiaia si sono ampliate gradualmente a spese della natura e proprio gli ontaneti sono minacciati. La pratica irriguardosa di discipline sportive e attivitá ricreative mette in pericolo la fauna, soprattutto nel periodo della cova e del passaggio degli uccelli migratori.

È un fatto molto grave, che organizzazioni di parte tentino di ottenere per le vie giudiziarie la revoca delle limitazioni di volo vigenti. È dunque tempo di pensare ad una zona protetta unificata.

Habitat più ricchi di specie

I paesaggi fluviali e rivieraschi intatti sono fra gli habitat piú ricchi di specie che la natura possa offrire.

Dove la dinamica di un corso d’acqua puó agire senza essere ostacolata si creano rifugi per molti animali e piante. Soprattutto molte varietá di uccelli e di pesci possono sopravvivere se lungo un fiume si incontrano caratteristiche idriche e arginali diversamente strutturate. Ma anche molte altre specie sono di casa nell’Aurino: insetti rari, farfalle, libellule, rane e tritoni, ed anche sott´ acqua nei fiumi rivitalizzati si forma una nuova varietá in cui trovano un rifugio sicuro non solo le specie ittiche minacciate di estinzione, ma anche granchi e molluschi.

Le zone rivierasche fanno parte degli habitat piú ricchi di specie di questo mondo. Le riviere del Danubio ad est di Vienna, ad esempio, ospitano circa 5000 specie animali. È peró un fatto che quasi mille di quelle specie note, tipiche dei corsi d’acqua, sono nella lista rossa delle varietá minacciate. Perché la varietá di specie di un ontaneto si sviluppa solo se é il fiume l’architetto del paesaggio e non l’uomo.

Acqua freatica sicura, acqua potabile pulita

Uno dei problemi dei fiumi regolati si mostra oggi in modo particolarmente evidente: l’abbassamento del letto dei fiumi. Ció significa che i fiumi scavano sempre piú profondamente nel paesaggio, fino a quattro metri ed oltre. Cosí scende peró anche il livello della falda freatica e gli ontaneti e le zone umide si prosciugano. Questa circostanza non ha effetti negativi solo sulla natura, ma colpisce direttamente anche l’uomo poiché degli ontaneti intatti sono i piú affidabili ed economici impianti di depurazione delle acque che si conoscano: assorbono l’acqua che viene filtrata e immagazzinata nei terreni rivieraschi incontaminati. La rivitalizzazione dei nostri fiumi é anche per questo motivo un investimento nel futuro: l’acqua potabile pulita sará una delle materie prime piú preziose di questo pianeta nel terzo millennio.

I fiumi necessitano di spazio – Migliore protezione dalle piene

Le piene sono eventi naturali che giocano un ruolo importante per l’ecologia dei corsi d’acqua: fanno parte della dinamica tipica ed irrinunciabile di ogni paesaggio rivierasco e forniscono un contributo importante al naturale arricchimento della falda acquifera.

Le piene possono divenire pericolose per l’uomo quando gli insediamenti vengono costruiti all’interno delle zone alluvionali, restringendo il corso dei fiumi in modo tale che l’acqua scorre in misura maggiore e piú rapidamente. L’Aurino ha perduto negli ultimi 150 anni piú della metá del suo ambiente fluviale originario. Per tale motivo la moderna tecnica di contenimento punta sempre piú su difese passive dalle piene. Ció significa dare ai fiumi nel paesaggio naturale libero lo spazio di cui necessitano per contenere le piene. Si puó così garantire che i livelli delle acque non salgano eccessivamente trovando invece spazi per allargarsi; una protezione efficace per gli insediamenti a valle lungo il corso del fiume.

Natura 2000”

Giá oggi molte riviere di fiumi sono tutelate come biotopi e le superfici agricole confinanti sono protette dall’edificazione, almeno temporaneamente, quali zone di rispetto. È peró necessaria una tutela unificata per il corso del fiume Aurino.

A tale scopo si adatterebbe ottimamente la “Rete di Natura 2000” dell’Unione Europea. Natura 2000 é la denominazione di una rete europea di zone di protezione speciale. Essa é istituita dall’Unione Europea insieme agli stati membri. Due direttive CEE, e precisamente la Direttiva Uccelli e la Direttiva Habitat, ne costituiscono la base giuridica.

L’obiettivo principale della Direttiva Uccelli e della Direttiva Habitat é la garanzia della varietá delle specie in Europa attraverso la conservazione degli ambienti di vita naturali, degli animali e delle piante selvatiche nonché degli uccelli selvatici. In proposito si deve peró tenere conto anche delle esigenze economiche, culturali e regionali. Gli ontaneti dell’Aurino sono stati giá proposti come “Zona Natura 2000”.

Parco Fluviale Ontaneti dell’Aurino” – quest’iniziativa unica nel sui genere in Alto Adige potrebbe dinvenire un marchio di qualità ecologico per l’intera valle di Tures poiché dove la natura puó ancora svilupparsi sono garantiti anche le basi della vita dell’uomo.